L’esenzione Tarsu alle imprese fa i conti con il rebus decorrenza

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A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Testo unico sull’ambiente, il prossimo 29 aprile, non è ancora chiaro se l’esonero dalla Tarsu/tariffa per le imprese entrerà subito in vigore o la sua operatività slitterà al momento dell’emanazione dei nuovi criteri statali di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani. Il decreto legislativo 152/06 contiene, tra le principali novità, proprio l’esonero dall’imposta sui rifiuti di una grande parte delle imprese. L’articolo 195 di questo provvedimento dispone, cioè, che non possono essere assimilati ai rifiuti urbani quelli prodotti dalle imprese esercenti l’attività su superfici che superano i , nei Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti, o su superfici maggiori di quadri, negli altri Comuni. Di conseguenza, i rifiuti prodotti da queste classi di imprese andranno considerati “speciali”. E nella Tarsu, le aree nelle quali si generano in prevalenza rifiuti speciali non rientrano nella base imponibile, neppure nella tariffa Ronchi (Dlgs 22/97, articolo 49) o nella futura tariffa, prevista nell’articolo 238 del nuovo Testo unico e sostitutiva della Tarsu.    

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