L’esenzione Iva degli istituti privati tiene in gioco le vecchie istanze

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Risoluzione n. 269/E di ieri: non dovranno esibire nuova richiesta le scuole private che hanno già ottenuto (ancor prima che operassero le disposizioni impartite dalla circolare 22/E del 18 marzo 2008) la presa d’atto per l’applicazione dell’esenzione Iva sulle attività didattiche. Ai fini dell’ottenimento del vantaggio fiscale, specifica l’Agenzia, la richiesta di riconoscimento va presentata alla direzione regionale ove gli enti interessati hanno il domicilio fiscale. Seguirà l’avvio di istruttoria per la valutazione, nonché la richiesta del parere tecnico all’ufficio scolastico della stessa Regione. L’attesa degli organismi privati che richiedono l’esenzione Iva è per l’ottenimento del “riconoscimento” al beneficio.
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  • ItaliaOggi, p. 32 – Servizi didattico-formativi, esenzione Iva automatica - Ricca

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