L’aggio esattoriale e la necessità del gettito

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In un articolo dell’analista De Mita viene esaminata una discussa e discutibile tassa erariale: l’aggio esattoriale, prima tolto poi rimesso tra le sanzioni da pagare in caso di iscrizione a ruolo. Oggi la tassa è dovuta dal contribuente solo se non versa spontaneamente, ovvero se ritarda il pagamento. Dubbi di incostituzionalità sono stati sollevati, ma respinti da ultimo con sentenza 480/1993 della Corte Costituzionale. L’aggio esattoriale è giustificato solo, si spiega nell’analisi, dalla necessità del gettito erariale, poiché non si vede perché il contribuente, oltre alle sanzioni ed agli interessi per mancato o tardivo versamento, debba accollarsi anche le spese per pagare l’intervento di un esattore che dovrebbe essere a carico, invece, dell’Erario.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 18 - Per l’aggio un’imposizione senza causa - De Mita

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