L'abitazione è di lusso dopo la verifica in contraddittorio

Pubblicato il



Visto il rifiuto a presentarsi dell'amministrazione finanziaria ad un accertamento in contraddittorio tra le parti richiesto dal giudice, al fine di verificare la correttezza dei dati prodotti dalla stessa amministrazione, l'atto di contestazione ricevuto dal contribuente può essere considerato non corretto. A stabilirlo è la Commissione tributaria regionale del Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n. 63/9/12.

Il caso riguarda un contribuente che si vede annullate le agevolazioni concesse sull'immobile acquistato, ricevendo un avviso di liquidazione per il pagamento delle imposte relative a sanzioni, poiché l'Agenzia del territorio considera l'acquisto abitazione di lusso, stimando una superficie superiore a 240 metri quadrati.

A fronte del deposito di una perizia redatta da un tecnico e di certificazioni rilasciate dal Comune, con il quale il contribuente contestava i calcoli dell'amministrazione, la Ctr chiede un accertamento in contraddittorio tra le parti, non ritenendo sufficiente il fatto che i dati prodotti dal Fisco provengano dall'Agenzia del territorio e sottolineando come una verifica in contraddittorio avrebbe prodotto risultati che, correlati da osservazioni e contraddizioni, avrebbero aiutato la Commissione a decidere sull'esatta superficie dell'abitazione.

La mancata partecipazione delle Entrate non ha permesso la verifica della correttezza dei dati e quindi dell'atto inviato al contribuente.
Links

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito