La spinta di Calderoli al federalismo fiscale
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 08 settembre 2010
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Ieri, il ministro della Semplificazione normativa, Calderoli, ha portato sul tavolo del Consiglio dei ministri la discussione del decreto sull'autonomia impositiva delle Regioni. La tabella di marcia verso il federalismo subisce, così, un’accelerazione.
Il testo, a quanto pare, prevede che ai governatori vada una quota dell'Irpef; è pensata una compartecipazione all’Iva e una addizionale all’Irpef oltre che ampi margini di manovra su tutti i tributi di competenza regionale.
Saranno le amministrazioni virtuose a decidere di ridurre o non far pagare più l'Irap a imprese e professionisti.
L’impegno, poi, nella lotta all'evasione fiscale varrà alla Regione l’incasso della maggiore Iva riscossa. Tutto questo sarà utile ai governatori che ben amministrano per guadagnare la possibilità di definire una propria linea politica economica.
Altro punto nodale del decreto è il passaggio dal criterio storico della spesa a quello dei costi standard: le Regioni avranno dallo Stato quanto speso in media dalle quattro Regioni più virtuose; il resto lo dovranno “chiedere ai cittadini”, attraverso le tasse.
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