Iva e auto, chance europea
Pubblicato il 26 marzo 2006
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L’appuntamento con la Corte di giustizia Ue per l’udienza sul caso dell’indetraibilità dell’Iva per le autovetture aziendali che non costituiscono oggetto proprio dell’attività d’impresa, è fissato per il 6 aprile prossimo. Il caso in oggetto è stato portato all’attenzione della Corte dalla Commissione tributaria provinciale di Trento, ma già la Commissione UE aveva in precedenza espresso il parere che “una normativa come quella italiana, che limita da più di 25 anni il diritto alla deducibilità dell’Iva per l’acquisto, l’uso, la manutenzione ed il rifornimento dei veicoli che non formano oggetto dell’attività propria dell’impresa, senza che sussistano oggettive esigenze congiunturali, risulta incompatibile con il diritto comunitario”. Infatti, le deroghe introdotte da uno Stato al principio generale indicato dalla sesta direttiva in favore della detraibilità ammesse per motivi congiunturali, devono avere una durata limitata nel tempo ed essere strettamente correlata a tali motivi congiunturali.
Di detrazione Iva sulle auto parla anche la circolare delle Entrate n. 6 del 13 febbraio 2005, con i quesiti sulle novità fiscali del 2006, in cui nel punto 12.1 si affronta la decorrenza della disposizione della legge finanziaria 2006 – comma 125 – che ha aumentato la detrazione dal 10 al 15%. In riferimento all’articolo 19, comma 1, del Dpr 633/72 (legge Iva), la detrazione, secondo l’Agenzia, può essere esercitata nell’arco di tre annualità, ma alle condizioni di detraibilità del momento in cui l’imposta è esigibile per il fornitore, in base all’articolo 6 dello stesso Dpr 633/72. Come per la questione sopra citata, anche per questa sarà opportuno un intervento della Corte di giustizia.
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