Italia fuorigioco sulle royalities

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europea rileva nei confronti dell’Italia una applicazione scorretta di due direttive in materia di fiscalità d’impresa: una riguardante le scadenze del regime applicabile ai pagamenti di interessi e royalities tra società consociate in diversi Stati europei e l’altra per le ritenute alla fonte sui dividendi versati alle società madri con sede nei Paesi Bassi. In entrambi i casi, ha inviato al Governo italiano un parere motivato e ha dato due mesi di tempo affinchè vengano presentate le proprie giustificazioni. In particolare, nel primo caso rileva un’applicazione non corretta della direttiva 2003/49, che abolisce l’imposizione fiscale sui pagamenti tra società in Stati diversi da quello di origine. E, soprattutto, contesta che il decreto legislativo 143/05 abbia ristretto il campo di applicazione della direttiva interessi e canoni maturati nel 2004. Nel secondo caso, contesta il fatto che il Fisco italiano rifiuti di rimborsare agli azionisti olandesi la ritenuta del 5% prevista dalla convenzione tra Italia e Paesi Bassi. Per Bruxelles la ritenuta contrasta la direttiva madre-figlia (90/435/Cee) che, a certe condizioni, esenta dalla ritenuta alla fonte la distribuzione di utili tra società stabilite in diversi Stati Ue.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 – Lussemburgo, holding del ’29 addio - Squeo

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