In un seminario Ancot si affronta il nuovo redditometro

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Chiarimenti e rassicurazioni sul nuovo redditometro arrivano dal seminario che l'Ancot ha organizzato a Roma, il 7 marzo 2013, sul tema “Il nuovo redditometro: un programma di contrasto all'evasione”.

Confermato che la campagna di accertamento non sarà un controllo di massa, ma che riguarderà quei contribuenti per i quali si sia verificato un evidente scostamento – ben oltre i 12mila euro - tra quanto dichiarato e quanto speso, nell'incontro emerge che le Entrate adotteranno un metodo “prudenziale” nella fase selettiva dei profili da verificare, spalmando gli importi degli investimenti su cinque anni. Evidenziato inoltre come il contribuente avrà diritto a due incontri con gli uffici amministrativi, prima che questi ultimi procedano ad un atto di accertamento.

L'Associazione nazionale dei tributaristi, confrontando il nuovo strumento per l'accertamento sintetico con il modello precedente, riconosce l'efficacia e l'equità del redditometro, che parte da basi certe, “o presunte certe”, per la verifica degli investimenti e dei risparmi dei contribuenti e non da coefficienti e moltiplicatori che portavano a “risultati astrusi”.

Nel corso dell'incontro si sono affrontati i contenuti della legge n. 4/2013, concernente le professioni non regolamentate, per le quali le associazioni saranno tenute a fornire ai consumatori garanzie sulla correttezza del professionista e sulle prestazioni che svolge.
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