In arrivo il regolamento sui compensi dei professionisti

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Il ministero della Giustizia ha trasmesso al Consiglio di stato, per il rituale parere di legittimità, uno schema di regolamento formulato in 42 articoli per la definizione dei nuovi corrispettivi dovuti ai professionisti a seguito dell’abrogazione delle tariffe avvenuta con il Decreto legge n. 1/2012. Il testo è composto da disposizioni di applicazione generale per tutti i professionisti e da quattro capi specifici per avvocati, commercialisti, notai e professioni tecniche.

Per quanto riguarda i principi di ordine generale si segnala, in primo luogo, la precisazione secondo cui il giudice sarà tenuto al rispetto dei criteri definiti nel regolamento anche se, in nessun caso, i parametri ivi contenuti sono da ritenere vincolanti. Viene precisato, altresì, che i criteri esposti hanno valore solo residuale in caso di difetto di accordo tra le parti, le quali potranno, in qualsiasi momento, raggiungere un'intesa che prescinda dal regolamento medesimo. Nei compensi da determinare sono escluse le spese di rimborso individuate secondo qualsiasi modalità, compresa quella concordata in modo forfettario, nonché gli oneri e i contributi dovuti a qualsiasi titolo ed i costi degli ausiliari incaricati.

Per quanto riguarda il singolo capo dedicato agli avvocati, si segnala la previsione di una remunerazione per fasi e, rispettivamente, per quella relativa allo studio della controversia, per la fase di introduzione del procedimento, per la fase istruttoria, per la fase decisoria e quella esecutiva. Sul compenso il regolamento prevede un incentivo del 25% nei casi che si concludono con la conciliazione. Per contro, il corrispettivo viene sottoposto ad un taglio del 50% nei casi di inammissibilità, improcedibilità o infondatezza della domanda.

Con riferimento ai commercialisti, la determinazione del compenso viene rapportata alla pratica e, in particolare, al suo valore, natura, importanza, complessità. Il calcolo del valore complessivo della pratica viene effettuato attraverso dei parametri definiti per 11 particolari attività. Nei casi di particolare urgenza e/o complessità il compenso viene aumentato del 100% mentre per quelli più semplici si ha una riduzione del 50%.

Per i notai, infine, la definizione del compenso è legata alla previsione di diverse categorie di atti: quelli relativi a beni immobili, quelli su beni mobili, compresi quelli registrati, gli atti societari e altri atti. Di regola, il compenso deriva da una percentuale del valore dell'atto e, se uno stesso atto ha per oggetto beni mobili e immobili, dal valore medio relativo è quello degli immobili.
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