Imposta di bollo, successioni diversificate

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La circolare n. 11/E, del 3 aprile 2006, fa il punto della situazione sugli aumenti degli importi e sulle modifiche della normativa sulle imposte di bollo, di registro, ipotecaria e catastale e delle tasse di successione governativa, intervenuti tra il 2004 e il 2005, con il Dl 12 luglio 2004 n. 168 e con il Dm Finanze 24 maggio 2005. La circolare conferma quanto già sancito dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione 6/E/2006. In particolare, si pone come punto di partenza la data del 25 ottobre 2005, cioè quella di entrata in vigore della legge 383/2001 che ha soppresso l’imposta di successione, e da quel momento si fa derivare l’applicazione dell’aumento impositivo previsto dalla Finanziaria 2005. L’Agenzia conferma, infatti, che il “regime delle imposte ipotecarie e catastali.... è condizionato dalla circostanza che le stesse siano o meno dovute congiuntamente con l’imposta di successione”. In altre parole, quest’ultime dovranno essere liquidate sulla base delle norme in vigore alla data di apertura della successione, essendo quest’ultimo evento il fatto generatore del tributo ipotecario. Il problema che sorge è, però, legato al fatto che è difficile distinguere tra successioni aperte prima o dopo il 25 ottobre 2005, così come è altrettanto difficile sostenere che le imposte catastali e ipotecarie sono regolate dalla legge di trasmissione mortis causa, la stessa che regolava l’imposta di successione.

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