Il vuoto di memoria costa caro
Autore: eDotto
Pubblicato il 08 luglio 2009
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Il proprietario del veicolo deve sempre conoscere l'identità dell'affidatario del suo mezzo e comunicare, qualora gli vengano richiesti, i dati del trasgressore alla p.a. E' quanto ribadito dalla Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 7251 del 26 maggio 2009, sentenza pronunciata su un ricorso presentato da un uomo a cui era stata notificata una multa per eccesso di velocità rilevata a mezzo di autovelox; il ricorrente, all'invito dei vigili urbani di comunicare i dati di chi guidasse il veicolo al momento dell'infrazione, aveva risposto che non ricordava. Da qui la sanzione pecuniaria a cui l'uomo si era poi utilmente opposto innanzi al Giudice di pace. Tuttavia, il Tribunale di Ferrara prima e la Cassazione poi, hanno ribaltato l'interpretazione del giudice onorario affermando che il proprietario può esimersi dall'obbligo di cui all'art. 126-bis del codice stradale solo fornendo elementi concreti e non generici. Non è sufficiente, in definitiva, non ricordare chi fosse alla guida.
- ItaliaOggi, p. 30 – Il vuoto di memoria costa caro – Manzelli
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