Il processo corre sul web

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Nel testo della manovra finanziaria varata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri, sono presenti diverse disposizioni volte ad accelerare i processi civili.
In primo luogo, il decreto legge contiene la previsione della cancellazione delle cause per mancata comparizione delle parti qualora queste non si presentino alle prime due udienze.
Viene ridotto in tre mesi il termine per procedere alla riassunzione del processo; la chiusura estiva dei tribunali, ora prevista dal 1 agosto al 15 settembre, dovrebbe venir ridotta di 15 giorni.
La diffusione dell'utilizzo degli strumenti telematici, misura particolarmente decisiva per lo smaltimento dei processi, è condizionata ad una consultazione con l'avvocatura da effettuarsi su larga scala.
E' comunque previsto che lo strumento “normale” per le notifiche e comunicazioni dopo la costituzione in giudizio, sarà quello elettronico. Per la facilitazione del recupero delle spese processuali, il nuovo testo disciplina la riscossione attraverso l'iscrizione a ruolo a cui si procederà entro un mese dal passaggio in giudicato o dalla definitività del provvedimento.
Al debitore verrà notificata una comunicazione, con l'avviso che dovrà pagare l'importo dovuto entro un mese, ed una cartella contenente intimazione al versamento di quanto di sua spettanza nei 20 giorni successivi.
In ambito amministrativo, viene dimezzato da 10 a 5 anni il periodo di giacenza delle cause al fine di ridurre la mole dei procedimenti arretrati; relativamente alle controversie tributarie, poi, solamente in presenza di procedimenti avanzati dall'amministrazione finanziaria saranno gli uffici stessi a dover confermare la continuazione della causa, entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto legge,
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