Il nuovo regime fiscale delle cambiali finanziarie e obbligazioni

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L'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 4, del 6 marzo 2013, interviene sul nuovo regime fiscale delle cambiali finanziarie, delle obbligazioni e dei project bond a seguito delle novità introdotte dal decreto crescita (DL n. 83, del 22 giugno 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 134, del 7 agosto 2012) e dal decreto crescita bis (Dl n. 179, del 18 ottobre 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221, del 17 dicembre 2012).

Le cambiali finanziarie e le obbligazioni, negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione di Paesi Ue o di Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo inclusi nella white list non rientrano nella regola che ne subordina la deducibilità, per l'emittente, a un determinato livello del tasso di rendimento effettivo, calcolato al momento dell'emissione. A determinate condizioni, tale vantaggio è applicabile anche per titoli non quotati.

Le cambiali emesse in forma dematerializzata sono esenti dall'imposta di bollo, che continua ad applicarsi per i titoli cartacei, nella misura dello 0,01%, e sulle comunicazioni alla clientela.

La circolare affronta anche il regime fiscale dei project bond emessi dalle società appositamente costituite per iniziativa dei soggetti aggiudicatari di concessioni per la realizzazione e/o gestione di infrastrutture o di nuovi servizi di pubblica utilità, nonché dalle società titolari di un contratto di partenariato pubblico-privato. Gli interessi dei project bond sono assimilabili a quelli del debito pubblico, assoggettati ad imposta sostitutiva nella misura del 12,50%.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 16 - Cambiali virtuali senza bollo - Sacrestano

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