Il Governo rallenta l’iter delle nuove semplificazioni

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Dal comunicato stampa della presidenza del Consiglio dei ministri del 14 ottobre 2012, che convoca il CdM, emerge che sarà un disegno di legge e non un decreto a contenere le misure per la semplificazione bis: “Disegno di legge: Nuove disposizioni di semplificazione amministrativa a favore dei cittadini e delle imprese”.

La scelta è criticata da Gaetano Maccaferri, vice presidente di Confindustria per le Politiche regionali e semplificazione, che la definisce incomprensibile. Far passare per un Ddl misure a costo zero che aiuterebbero a far ripartire gli investimenti vuol dire rallentare irragionevolmente i tempi.

Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, proverà a inserire le misure per le Pmi che dovevano essere presentate nella legge annuale entro il 30 giugno 2012.

Le previsioni dovrebbero essere confermate. Vi sono: l’incremento della durata del Durc (da 90 a 180 giorni); la possibilità di applicare la procedura compensativa tra debiti ed eventuali crediti certificati con la Pa; la possibilità di cancellare il Duvri, documento di valutazione rischi da interferenze, nominando un responsabile interno che sovraintenda alla attività dell'impresa o del cantiere; l'eliminazione dell'obbligo del datore di lavoro di invio all'Inail delle certificazioni mediche, per le quali sarà sufficiente l'invio online del medico; l’eliminazione del silenzio rifiuto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali, che sarà sostituito dal silenzio-assenso.

Con qualche sorpresa dell’ultim’ora: è stato eliminato il taglio del 2% sugli interessi per le imprese impegnate nei pagamenti a rate dei contributi Inps.
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