I penalisti dell'Ucpi difendono a spada tratta il regolamento sulle specializzazioni forensi

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Dopo l'Anf, anche l'Aiga espone le proprie perplessità in ordine al nuovo regolamento emanato dal Cnf sulle specializzazioni legali. 

Con comunicato del 27 settembre 2010, il presidente dell'associazione dei giovani legali, Giuseppe Sileci, si dice “sorpreso” soprattutto con riferimento alla previsione contenuta nel testo del regolamento che consentirebbe l'ottenimento della specializzazione “ope legis” per gli avvocati più anziani esonerandoli sia dalla frequentazione di corsi di formazione sia dagli oneri, economici e non solo, che rimarrebbero appannaggio solo dei giovani avvocati. L'Associazione Italiana Giovani Avvocati – si legge nel testo del comunicato - “nel ribadire la piena contrarietà ad una disciplina che ostacola la crescita lavorativa dei giovani, chiede di essere immediatamente sentita dal CNF sul Regolamento approvato ieri affinché se ne adegui il contenuto alle reali esigenze dell’intera categoria”. 

Per contro, l'Unione delle Camere penali si mostra entusiasta della decisione sulle specializzazioni legali assunta dal Cnf, giudicata come “storica”, nonché un “pilastro della battaglia per la riqualificazione della professione forense”. Conseguentemente i penalisti sono molto duri nei confronti delle associazioni dissidenti, definite, con comunicato del 28 settembre scorso, i “furbetti della tuttologia”.
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