Gli Albi bocciano il Registro delle associazioni

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I presidenti degli Ordini professionali bocciano il decreto Giustizia e Politiche sociali che fissa i requisiti di cui le associazioni necessitano per l’ammissione nel Registro, diventando interlocutori al tavolo delle piattaforme formative comuni in Europa. Il presidente del Cup (comitato unitario delle professioni “ordinistiche”) spiega: “Il decreto conferma e rafforza tutte le ambiguità che avevamo sollevato in sede di provvedimento legislativo”; poi: “E’ e resta solo un ideologico e surrettizio riconoscimento, senza contropartita di doveri e confini certi”. Claudio Siciliotti – presidente dell’Albo unico dei commercialisti – s’aggiunge al coro delle critiche dichiarando: “Nulla più che un’ennesima forma di condono, il condono del tirocinio e dell’esame di Stato”. E prosegue: “Il riconoscimento di un’associazione i cui iscritti operano in settori che rientrano tra le attività tipiche degli Albi non è una regolamentazione, poiché in questi settori già esiste l’Ordine. E non è neppure la liberalizzazione di ciò che evidentemente è già liberalizzato”.
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