Fatturazione elettronica: il Cndcec propone un modello digitale per l’organizzazione degli studi
Pubblicato il 16 aprile 2018
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Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, insieme alla Fondazione Nazionale, ha pubblicato un documento dal titolo “I servizi contabili nell’era della digitalizzazione: il passaggio dalla contabilità analogica alla contabilità digitale e le opportunità per il commercialista”, con il quale si vogliono fornire agli studi professionali le necessarie indicazioni per affrontare senza problemi l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati.
Affinché l’entrata in vigore di tale obbligo si presenti come una forma di opportunità e non solo come un rischio per gli studi dei commercialisti, soprattutto di quelli più piccoli e meno strutturati, il Cndcec auspica che la categoria si formi e si attrezzi al più presto, in maniera consapevole per affrontare al meglio il passaggio dalla contabilità analogica a quella digitale.
Così, allo scopo di supportare gli studi professionali nel processo di trasformazione imposto dal nuovo obbligo, che prevede l’emissione della fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati ai fini IVA in Italia, il Consiglio nazionale e la Fondazione definiscono un modello organizzativo che si fonda su una gestione completamente digitalizzata dei processi di fatturazione, contabilizzazione e conservazione dei documenti.
Modello evoluto digitale
Secondo il documento elaborato del Cndcec è necessaria la predisposizione di un modello evoluto digitale per la trasformazione dello studio, che possa diventare un punto di riferimento per gli iscritti.
Infatti, dopo una breve analisi delle novità normative in tema di fatturazione elettronica obbligatoria tra privati, viene presentato un nuovo modello di contabilità, definito per l’appunto “digitale”, basato sulla gestione diretta da parte dello studio del processo di emissione, contabilizzazione e conservazione della fattura elettronica in un sistema che vede interagire telematicamente il cliente e lo studio che condividono lo spazio digitale entro il quale si svolge il processo di fatturazione.
Il modello viene elaborato ipotizzando che il cliente sia un’impresa in contabilità semplificata che non effettua operazioni soggette all’obbligo di certificazione mediante scontrino o ricevuta fiscale, né operazioni con l’estero. A sua volta, lo studio deve avere una soluzione software integrata composta da tre moduli: quello di contabilità, quello di gestione elettronica documentale (GED) (che consente ai clienti la produzione da remoto delle fatture di vendita e l’accesso ai documenti archiviati) e il modulo di conservazione digitale.
Il modello prevede, inoltre, che lo studio emetta la fattura per conto dei propri clienti apponendo la firma remota o automatica ai dati della fattura inseriti dal cliente sulla piattaforma GED e riceva per conto del cliente le fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio.
Ovviamente, affinché ciò si possa concretamente attuare è richiesta la necessaria riorganizzazione dello studio e dei processi organizzativi interni da parte del professionista.
Allo stesso tempo, tale modello permetterà ai sistemi contabili e amministrativi aziendali in contesti “semplificati” di diventare più efficienti e di migliorare significativamente il grado di affidabilità del sistema delle relazioni economiche e commerciali oltre che di compliance normativa e fiscale, assegnando al commercialista un ruolo sempre più centrale nell’intero processo.
- eDotto.com – Edicola del 27 marzo 2018 - Forum italiano sulla fatturazione elettronica, novità per gli intermediari – G. Lupoi
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