Familiare e dipendente si può ma con la prova

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Consolidando il passato orientamento, la giurisprudenza del Lavoro conferma nella sentenza numero 7260 del 25 marzo 2009 che il requisito della subordinazione è dato dal vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore, che deve estrinsecarsi nell'emanazione di ordini specifici, oltre che nell'esercizio di un'assidua attività di vigilanza e controllo nell'esecuzione delle prestazioni lavorative, mentre altri elementi - ad esempio l’assenza di rischio organizzativo di impresa, la continuità della prestazione, la cadenza e la misura fissa del compenso, l'osservanza di un orario – assumono valore sussidiario.

Così, un soggetto può essere legato da un rapporto di lavoro subordinato con un familiare, ma deve a tal fine risultare provato il vincolo della subordinazione.

Alessia Lupoi

Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 6 – Sul socio dipendente la prova è rigorosa

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