Fallimenti, riforma con monitoraggio

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L’ultima parte della riforma delle procedure concorsuali entrerà in vigore il prossimo 16 luglio. Al ministero della Giustizia s’è avviato il monitoraggio delle relative norme per la verifica degli aspetti da ritoccare, mentre la prossima settimana sarà preparata un’agenda dei cambiamenti possibili. Un emendamento al dl cosiddetto “milleproroghe” ha, infatti, concesso all’Esecutivo un anno (fino al 16 luglio 2007) per la modifica del provvedimento nella normativa del concordato preventivo e delle competenze degli organi della procedura, su cui sono emerse difficoltà interpretative. Ancor prima della sua entrata in vigore, tuttavia, la disciplina (nella parte già operativa) subisce il deferimento alla Corte costituzionale, per le regole sul trattamento della corrispondenza diretta al fallito. Intanto, europea, in una condanna all’Italia depositata ieri (ricorso 29871/02), ha ritenuto incompatibile con l’articolo 3 del Protocollo n. 1 – che garantisce il diritto di voto al fallito – l’applicazione di misure afflittive che puniscono per la sola ragione di subire una procedura fallimentare.

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