Evasione all’estero, scovato un miliardo di redditi imponibili
Pubblicato il 04 agosto 2008
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Il bilancio della lotta all’evasione fiscale internazionale da parte della Guardia di Finanza ha fatto registrare al 30 giugno scorso oltre un miliardo di maggiori basi imponibili ai fini delle imposte dirette e Iva evasa per 400milioni di euro. Il risultato più cospicuo è arrivato dal controllo sul transfer pricing, ma ottimi risultati sono venuti anche dal controllo sui trasferimenti fittizi all’estero della residenza fiscale di persone fisiche e giuridiche nazionali, sull’esercizio di attività d’impresa in Italia da parte di stabili organizzazioni di imprese estere non dichiarate al Fisco e sui rapporti con i soggetti localizzati in paradisi fiscali. In quest’ottica si inseriscono le nuove misure della Finanziaria triennale – Dl 112/2008 – che punta all’intensificazione del contrasto all’evasione messa in atto con l’esterovestizione di società e con le residenze fittizie. In ambito Iva, inoltre, è stato intensificato lo scambio di informazioni per una cooperazione internazionale più intensa.
Per le regole contro l’esterovestizione si considerano residenti, salvo prova contraria, nel territorio dello Stato le società o gli enti il cui patrimonio sia investito in misura prevalente in quote di fondi di investimento immobiliare chiusi italiani e siano controllati direttamente o indirettamente, tramite società fiduciarie o interposta persona, da soggetti residenti in Italia.
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