Elenchi in eccesso verso il cinque per mille

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La novità della Finanziaria 2006, prevista nel comma 377 dell’articolo 1, che dà agli organismi no profit la possibilità di divenire destinatari del 5 per mille dell’imposta sul reddito, ha riscosso un notevole successo a giudicare dal volume di domande che sono pervenute all’agenzia delle Entrate. Un dubbio però si insinua tra i più attenti. La normativa ha previsto modalità di accesso diverse all’elenco dei possibili destinatari a seconda che si tratti di soggetti che operano nel volontariato e simili (lettera a), comma 377), oppure che si tratti di enti che svolgono ricerca scientifica e ricerca sanitaria (lettere b) e c) dello stesso comma). I primi hanno trasmesso direttamente per via telematica alle Entrate la loro candidatura, mentre per gli enti di ricerca hanno provveduto i ministeri dell’Istruzione e della Salute ad inviare all’Agenzia gli elenchi dei soggetti interessati, senza obbligo di notifica preventiva ai soggetti inseriti negli elenchi stessi. E’ possibile, quindi, che qualche ente di ricerca, che ha i requisiti previsti dalla lettera a), abbia comunque trasmesso la comunicazione per via telematica, ritrovandosi ora compreso sia nell’elenco dei soggetti “autocandidati” che in quello predisposto da fonti ministeriali.

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