Dna, l’esame non va negato

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La I sezione civile della Suprema Corte, con la sentenza n. 10007/ 08 dello scorso 16 aprile, ha cassato con rinvio, per vizio di motivazione, la decisione della Corte di Appello con cui si negava la possibilità di procedere agli esami ematologici e genetici sulle spoglie del presunto padre deceduto dal 1981. Ad avviso della Corte, infatti, “il principio secondo il quale il provvedimento che non disponga la consulenza tecnica, rientrando appunto nel potere discrezionale del giudice del merito, è incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con quello secondo cui il giudice stesso deve motivare adeguatamente la decisione adottata”.

Nel caso di specie, il giudice d’appello ha sottovalutato il valore delle indagini sul Dna, che consentono di dimostrare la sussistenza o meno del rapporto di filiazione. Il diniego dell’accertamento tecnico, con argomentazioni prive di reale consistenza, è stato pertanto censurato dalla Cassazione.
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