Distretti, l’unione darà più forza
Pubblicato il 06 febbraio 2006
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La Legge finanziaria 2006 (nei commi 366-372) riaccende i riflettori sulle politiche a favore dei distretti, dopo che la legge del 1991 è gradualmente passata in un cono d'ombra senza riuscire a modellare sostegni specifici per i sopra citati sistemi produttivi. La Manovra per l'anno in corso punta, invece, a migliorare l'organizzazione, a ridurre la pressione fiscale, ad introdurre nuovi strumenti finanziari per favorire la crescita dimensionale e a sviluppare nuovi interventi in infrastrutture, al fine di valorizzare il sistema produttivo italiano, composto in prevalenza da piccole e medie imprese, il cui tipico modello organizzativo è costituito dai distretti produttivi. Per rendere concreto il programma previsto nei commi 366-372 della legge 266/05, il ministro dell'Economia insieme con quello delle Attività produttive, Politiche agricole, Istruzione e Innovazione tecnologica, dovrà precisare con un decreto caratteristiche e modalità di individuazione dei distretti produttivi, qualificati come libere aggregazioni di imprese articolate sul territorio nazionale.
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