Direttiva servizi al primo passo

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Con la pubblicazione in data 27 dicembre 2006 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (L376) della “direttiva servizi” nel mercato interno (2006/123), i Paesi Ue avranno tempo sino al 28 dicembre 2009 per adeguarsi. Il testo definitivo è il frutto di un compromesso che ha sacrificato le spinte verso una maggiore liberalizzazione dei servizi alle esigenze di protezione sociale. Al principio del Paese d’origine, in base al quale un prestatore di servizi avrebbe potuto portarsi dietro le regole dello Stato nel quale esercitava in modo stabile l’attività, è stato sostituito quello del paese di destinazione. Dunque, il prestatore di servizi ha la possibilità di prestare attività dovunque, purchè rispetti le regole vigenti nel Paese di destinazione. Nel tentativo di evitare rischi di dumping sociale sono state poi inserite numerose deroghe. Sono esclusi, tra gli altri, i servizi professionali, notarili, finanziari, fiscali, di trasporto, sanitari, comunicazione, audiovisivi, sociali e di pubblica sicurezza.

E’ entrato in vigore il decreto legge n. 297 del 27 dicembre 2006 recante disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive comunitarie 2006/48/Ce e 2006/49/Ce per l’adeguamento dell’ordinamento interno alla sentenza della Corte di giustizia delle comunità europee del 9 dicembre 2004, resa nella causa C-460/02, in materia di servizi di assistenza a terra negli aeroporti. In contemporanea con l’entrata in vigore di queste due direttive comunitarie, a partire da gennaio 2007 saranno attive anche le nuove norme sul patrimonio di vigilanza degli intermediari finanziari.

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