Detassazione premi sospesa per carenza di indicazioni ministeriali
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 03 maggio 2012
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Ancora non c’è traccia del decreto ministeriale per la riduzione dell'Irpef sui premi, che stabilisca i limiti di reddito e l'importo massimo di utilizzo.
E sono quattro i mesi in cui non si è potuto detassare.
Da stabilire, dunque, sono il limite massimo assoggettabile all'imposta sostituiva e il limite di reddito che ne vincola l'utilizzo per il 2012.
Le ricadute, si sottolinea in una nota dei consulenti del lavoro, colpiscono i datori, che devono ricalcolare i budget annuali determinati in considerazione della riduzione fiscale, e i lavoratori, che hanno visto la busta paga ridursi per via del fatto che le somme che possono scontare l’aliquota del 10% (ore straordinarie) sono state tassate da gennaio ad oggi con l’aliquota ordinaria.
I consulenti fanno presente che la normativa sulla detassazione in oggetto era, fino al 2010, snella. Poi, le cose si sono complicate nel 2011, allorché si è stabilito che le somme premiali dovevano derivare da accordi collettivi aziendali o territoriali. Per il 2012, con la detassazione confermata dal Dl 98/2011 con tanto di copertura finanziaria, i datori di lavoro hanno già siglato gli accordi necessari per partire, ma manca un altro vincolo: la Presidenza del CdM di concerto con il Mef deve emanare un Dpcm per stabilire l'importo massimo assoggettabile all'imposta sostitutiva e il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non può usufruire dell'agevolazione. Dunque, niente decreto niente detassazione.
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