Decreto Rilancio, contributo a fondo perduto per imprenditori e autonomi

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Decreto Rilancio, contributo a fondo perduto per imprenditori e autonomi

È in via di pubblicazione in Gazzetta il decreto Rilancio, varato dal Consiglio dei ministri. Il prossimo appuntamento è con il Parlamento.

Il Consiglio dei ministri ne dà notizia con il Comunicato stampa n. 45 del 14 Maggio 2020.

C’è il contributo a fondo perduto: sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate con accredito diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario. E sono messe in atto nuove misure per velocizzare i prestiti.

Il calendario delle scadenze rinvia al 16 settembre 2020 i versamenti di imposte e contributi sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio per imprese e professionisti.

E sono cancellati anche per gli Enti non commerciali i versamenti di saldo e primo acconto Irap di giugno 2020 stabiliti per imprese e professionisti con volume di ricavi fino a 250 milioni di euro (resta l’obbligo, per chi non ha provveduto, del versamento della prima rata dell’acconto per l’anno d’imposta 2019).

Molti sono i crediti d’imposta per l’emergenza Coronavirus (COVID-19), come quello per le spese di affitto, sanificazione e adeguamento degli ambienti di lavoro sostenute da imprese e negozi o per il settore turismo.  

Ma c’è anche il rafforzamento dell’ecobonus al 110%, con vincoli più soft, e l’ampliamento del sismabonus.

Decreto Rilancio. Il contributo a fondo perduto

Confermato il contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro, se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Confermato anche che per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

L’ammontare del contributo, che non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate con accredito diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario, spetta in percentuale:

  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a 5 milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

Decreto Rilancio. Rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese

Stabilita dal decreto Rilancio anche la detraibilità per le persone fisiche e della deducibilità per quelle giuridiche, per il 2020, del 20% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo. L’investimento massimo detraibile/deducibile non può eccedere l’importo di euro 2.000.000.

Allegati Anche in
  • edotto.com - Edicola del 13 maggio 2020 - Decreto Rilancio. Dal taglio Irap ai contributi a fondo perduto - G. Lupoi

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