Datori di lavoro alle prese con i conti delle addizionali

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L’incremento delle addizionali Irpef regionali è stabilito già con la Manovra Monti - Dl 201/2011, Legge 214/2011 - per il 2011 (dallo 0,9 all'1,23%) e quello delle addizionali Irpef comunali si farà sentire da marzo 2012.

Le software house non hanno fatto in tempo a dicembre 2011 ad aggiornare i programmi, pertanto i sostituti d'imposta hanno dovuto ricalcolare il conguaglio a gennaio 2012. Inoltre, all'aumento stabilito dal Governo si aggiunge l’eventuale incremento deliberato dalle Regioni (0,5%) e quello necessario per affrontare gli extra-deficit della sanità (0,30%).

Per quanto riguarda l'aumento delle addizionali comunali, possibilità decretata dalle Manovre estive del Governo Berlusconi, i datori di lavoro dovranno calcolare l’eventuale somma da trattenere in acconto in base alle modifiche apportate dai Comuni (deliberate per il 2012 con delibera entro il 31 dicembre 2011). E ciò avverrà con la trattenuta per lavoratori e pensionati in busta paga di marzo 2012.

C’è da dire che pochissimi sindaci sono riusciti ad aumentare nella misura massima dello 0,8%, prevista ex dl n. 138/2011 (manovra di Ferragosto), deliberando l'incremento delle nuove aliquote a valere dal 1° gennaio 2012. Sebbene, chi non ha fatto in tempo potrà ancora deliberare l’aumento entro il termine di approvazione dei bilanci (30 giugno 2012) con effetto dal 1° gennaio 2012.

Per autonomi o dipendenti con altri redditi, gli effetti si sentiranno a giugno/luglio, con il saldo delle imposte dovute in sede di dichiarazione dei redditi (730 oppure Unico).
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  • Il Sole 24 Ore, p. 11 - Verifica incrociata fra Cud e cedolino

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