Con il “governo di impegno nazionale” sacrifici equi e rispetto degli impegni con l’Europa

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Incassata la fiducia del Senato, ora il Governo Monti chiede quella della Camera. Attraverso le parole del presidente del Consiglio incaricato, l’annuncio delle misure urgenti e meno urgenti con la correzione dei conti nell’immediato.

Dal sistema pensionistico - penalizzato da ampie disparità di trattamento tra generazioni, categorie e aree di privilegi - alla lotta all'evasione fiscale e all'illegalità - per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote - il discorso di Monti avvia una fase di rigore, crescita e equità. Nelle mire dell’esecutivo: la piena attuazione delle manovre estive e, poi, ulteriori correttivi; il riordino subito, con legge ordinaria e anche per via costituzionale, delle province. La sobrietà sarà alla base dell’intervento sui costi della politica.

Molto probabile sarà il ripristino dell’Ici (“l'esenzione per le abitazioni principali è una peculiarità se non un' anomalia del nostro ordinamento”).

Per l’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne si dovranno far conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia e si potrà prevedere una tassazione preferenziale.

Infine, con un’affermazione d’impatto, Monti spiega la sua idea di riforma del lavoro, che punterà ad intervenire (per i nuovi rapporti e non per quelli già esistenti) su un “mercato del lavoro dove alcuni sono fin troppo tutelati, mentre altri sono privi di tutele”.
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