Con alcune novità, si avvicinano alle Aule i DL del fare e occupazione giovanile

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In fase di preparazione del testo da portare alla discussione dell'Aula, prevista per lunedì 22 luglio 2013, il decreto legge n. 69/2013 (decreto del fare) si presenta aggiornato dagli emendamenti approvati dalle Commissioni bilancio e affari costituzionali della Camera.

Le novità introdotte interessano il documento di regolarità contributiva (Durc), che sarà valido per i contratti pubblici diversi da quelli per i quali è stato espressamente richiesto e avrà validità di 120 giorni.

Avranno invece tempo 30 giorni coloro che ricevono la comunicazione preventiva per il fermo macchine per dimostrare che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione.

Un emendamento interessa i circa 400mila lavoratori in stato di disoccupazione e senza cassa integrazione: non avendo più un sostituto d'imposta, potranno rivolgersi ad un Caf, entro il mese di settembre, per ricevere eventuali crediti fiscali.

Toccata anche la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, con l'incremento da 5 a 10 del numero dei lavoratori necessari per individuare aziende e cantieri a cui applicare le nuove semplificazioni; inoltre, i cantieri temporanei o mobili che svolgono piccoli lavori, se non esposti a rischi, non saranno soggetti alle misure previste dal D.Lgs n. 81/2008. Fornite precisazioni sulle caratteristiche e competenze che dovrà avere l'incaricato per la sicurezza, che potrà sostituire il Documento di valutazione del rischio.

Sarà esaminato dall'Aula di Palazzo Madama, martedì 23 luglio 2013, il decreto per la promozione dell'occupazione giovanile (DL 76/2013), che nel suo percorso è stato aggiornato da un emendamento che porta al 70% la dote riservata al datore di lavoro che assume un lavoratore beneficiario dell'Aspi.

Il beneficio della decontribuzione è confermato per l'assunzione di giovani svantaggiati privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e privi di diploma di scuola media superiore o professionale, mentre - vista la poca chiarezza dal punto di vista giuridico - si prevede la soppressione del requisito per il quale i giovani svantaggiati devono vivere soli con una o più persone a carico. L'incentivo non è concesso all'impresa che assume un lavoratore dopo averlo licenziato. Esclusi i contratti di lavoro domestico per colf e badanti.

In materia di Expo 2015, gli emendamenti sulla maggiore flessibilità non sono valutati in attesa di un'intesa tra le parti sociali alle quali il Ministro del lavoro, Giovannini, ha fissato il termine del 15 settembre 2013.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 9 - Lavoro, la dote Aspi per chi assume sale al 70% - Pogliotti

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