Commercialisti: sciopero accantonato, prosegue il Manifesto dei professionisti

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In vista della presentazione del “Manifesto della professione di commercialista” (il 9 maggio 2019), in un nuovo incontro tra Cndcec e sindacati di categoria si blocca l'ipotesi dello sciopero.

Nel primo incontro i temi del malessere per l’avvio critico della fatturazione elettronica, l’affido ai consulenti del lavoro delle procedure di crisi d'impresa e la preoccupazione per le prospettive lavorative; ora, sul tavolo la definizione delle proposte che dovranno essere inserite nel manifesto unitario da presentare nel corso degli Stati generali della professione, il prossimo 9 maggio.

Andrea Ferrari, Presidente dell’AIDC, chiosa: “La riunione è stata un passo avanti importante verso l’affermazione di una linea condivisa tra tutti i rappresentanti della categoria: rimettere al centro il nostro ruolo e i contenuti della professione. Una linea che mi auguro sia condivisa anche nel corso dell’assemblea del 20 marzo”.

Sciopero accantonato: non condiviso da tutte le componenti sindacali

Daniele Virgillito, Presidente dell’Unione giovani, commenta: “Abbiamo appena cominciato a discutere al nostro interno provando a dare un’immagine unitaria della categoria… mi pare stia prevalendo la linea del buon senso”. Si riferisce alla prospettata astensione collettiva, che è vista come estrema ratio se la piattaforma di proposte della categoria verrà ancora ignorata.".

Dunque, lo sciopero tra il 29 aprile e il 3 maggio invocato da ADC e ANC è momentaneamente congelato. L’ipotesi sarà ripresa se verrà riproposta dai Presidenti degli Ordini locali.

In merito, il commento del Presidente dell’ANC, Marco Cuchel: “Aspettiamo di vedere cosa succederà il 20 e di capire cosa diranno i Presidenti, che hanno il polso della base. ANC e ADC hanno già proclamato lo stato di agitazione e non hanno ancora accantonato l’idea dello sciopero, ma è auspicabile che su questa iniziativa, così come sul manifesto, ci sia la più ampia condivisione”.