Commercialisti abilitati allo Sportello Unico per l’Immigrazione
Pubblicato il 21 ottobre 2020
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Sottoscritto il 28 settembre 2020 dal Presidente del Cndcec, Massimo Miani, e dal Direttore Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Ministero dell’Interno, Mara di Lullo, un protocollo d’intesa che consente agli Ordini Territoriali di collaborare con gli Sportelli Unici per l’Immigrazione costituiti presso le Prefetture.
Lo si apprende dall’Informativa del Cndcec n. 118 del 19 ottobre 2020.
Gli Ordini Territoriali dei dottori commercialisti, dunque, potranno presentare, per il tramite di propri rappresentanti o operatori:
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le istanze di nulla osta all'ingresso dei cittadini stranieri in Italia;
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le istanze relative al rilascio di nulla osta alla conversione del permesso di soggiorno di competenza dello Sportello unico per l'immigrazione.
Il protocollo sarà utile nell’immediato per tutti i commercialisti che devono effettuare “Domande di nulla osta” ai sensi del DPCM 7 luglio 2020 pubblicato sulla G.U. n. 252 del 12 ottobre 2020, che definisce la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2020 per lavoro stagionale, non stagionale ed autonomo e che potranno essere inviate a partire dal prossimo 22 ottobre (ore 9,00).
Si tratta di un risultato molto importante, come sottolineato dal Presidente Miani, in quanto evidenzia l’ampliamento degli ambiti di attività della categoria professionale.
In tal modo, come evidenziato anche da Roberto Cunsolo, consigliere nazionale delegato alla materia, vi è l’abilitazione degli oltre 20mila commercialisti che si occupano di lavoro alle attività connesse allo Sportello Unico per l’Immigrazione.
In virtù del Protocollo del 28 settembre, infatti, sarà consentito l’accesso alla procedura informatizzata del Sistema telematico dello Sportello Unico previa richiesta – da parte degli Ordini al Prefetto competente - delle credenziali di autenticazione in favore dei professionisti interessati.
Per utilizzare il sistema i commercialisti dovranno avere un’identità SPID.
I commercialisti una volta abilitati potranno scaricare, in numero superiore a cinque, i moduli di interesse occorrenti ad inoltrare le istanze e ad acquisire notizie sullo stato delle pratiche.
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