Cndcec al Tar: i ragionieri sanno gestire le crisi da sovraindebitamento
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 31 marzo 2015
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In attesa di trovare l'intesa con il Ministero della Giustizia sulla richiesta di modifica del decreto ministeriale n. 202/2014, che stabilisce i requisiti per l’iscrizione gli Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento, il Cndcec ricorre al Tar Lazio.
La questione verte sul requisito per l’iscrizione al registro degli organismi costituiti da parte di enti pubblici, deputati alla gestione della crisi da sovraindebitamento, indicato nel decreto ministeriale, del possesso di laurea magistrale, o di titolo di studio equipollente, in materie economiche o giuridiche.
Il diritto per i soli laureati quinquennali ostacola l’iscrizione ai quasi 35mila ragionieri che ne sono privi e che invece, in quanto iscritti alla sezione A dell’Albo dei commercialisti, alla funzione di gestore delle crisi sono pienamente abilitati.
La soluzione prospettata al Ministero è una deroga espressa: a fronte di un generalizzato obbligo di possesso della laurea specialistica si potrebbe inserire nel decreto un regime derogatorio per i ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti e degli Esperti contabili.
- eDotto.com - Edicola del 6 febbraio 2015 - Crisi da sovraindebitamento, ragionieri a rischio esclusione dal registro - Moscioni
- ItaliaOggi, p. 33 - Gestione della crisi, scelta al Tar - Pacelli - www.giustizia-amministrativa.it
- cndcec.it - I Commercialisti ricorrono al TAR contro il decreto
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 46 - Presentato ricorso al Tar per tutelare i ragionieri - Micardi - www.giustizia-amministrativa.it
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