Class action solo per il futuro

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Il collegato sviluppo contenente la disciplina dell'azione collettiva sarà sottoposto, questa mattina, al voto finale dell'aula del Senato. Passerà poi alla Camera dove i tempi per l'approvazione – come annunciato dal ministro Scajola - dovrebbero essere piuttosto brevi. Il testo dell'azione collettiva è stato completamente riscritto attraverso un emendamento della maggioranza in base al quale è stata esclusa la retroattività dell'azione che si potrà ora applicare solo agli illeciti commessi a partire dal 1° luglio 2009. La Class action potrà essere proposta da singoli consumatori o utenti in grado di aggregare gli interessi della classe, da associazioni o comitati in caso di illeciti contrattuali, pratiche commerciali scorrette o prodotti difettosi. Prevista, nel disegno di legge, anche una stretta sulla contraffazione con l'introduzione di sanzioni anche per le imprese che traggano profitto o vantaggio dai reati commessi dai propri dipendenti in violazione delle norme sul diritto d'autore o sulla protezione di marchi o brevetti.

La class action nella p.a., disciplinata nella bozza di decreto attuativo della legge delega n.15/2009, è stata invece al centro del dibattito nella terza giornata del Forum p.a.; Germana Panzironi, capo dell'ufficio legislativo del ministro Brunetta, ha spiegato che il termine class action sarebbe in realtà atecnico in quanto lo strumento a cui si sta pensando non costituisce una mera trasposizione dell'azione collettiva privata, ma altra azione volta a ristabilire gli standard qualitativi e quantitativi senza portare ad alcun risarcimento del danno.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 – Una class action non retroattiva – Galli
  • ItaliaOggi, p. 33 – Class action pubblica sotto la lente - Castelli

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