Buoni pasto, esenzione ampia

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La risoluzione n. 118 di ieri dell’Agenzia delle Entrate rivede la posizione sui lavoratori a tempo parziale, ammettendo anche per loro il riconoscimento del ticket restaurant non tassato. Il Fisco, con il documento in esame, supera l’interpretazione data alla norma nella risoluzione n. 153/E del 2004 e si adegua al Dcpm del 18/11/2005, che tenendo conto che la realtà lavorativa è sempre più caratterizzata da forme di lavoro flessibili, ha previsto che anche in favore dei lavoratori dipendenti assunti a tempo parziale, con un’articolazione dell’orario di lavoro che non prevede una pausa pranzo, siano corrisposti i buoni pasto. In altri termini, anche i lavoratori sopra indicati, se fruiscono di ticket restaurant, sono ammessi a beneficiare della previsione agevolativa (art. 51, comma 2, lett. C, Tuir) in base alla quale i buoni pasto non concorrono, quali compensi in natura, nei limiti dei 5,29 euro giornalieri, alla formazione della base imponibile contributiva e fiscale.   

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 40 – Benefici fiscali estesi – Gorret

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