Bonechi (Cndcec): “nessun furbo all’Albo!”
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 04 settembre 2010
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In Spagna non c’è un sistema di accesso controllato alle professioni: su questo si basa la truffa, così bollata dal Cndcec, di una società che promette il titolo di commercialista spagnolo e conseguentemente quello italiano senza esame in lingua, esame di stato e i tre anni di tirocinio.
Se è vero che esiste un meccanismo che legittima la via spagnola, ossia la direttiva servizi che facilita il sistema di autorizzazione per l’esercizio della professione nei paesi europei, recepita nel nostro Stato con il Dlgs 59/2010, questo, però, ha una falla.
C’è la possibilità di fissare delle misure compensative all’interno delle conferenze dei servizi interministeriali per l’omologazione dei titoli conseguiti all’estero.
Nel caso esaminato la misura compensativa consiste nell’esame di stato.
- ItaliaOggi, p. 19 – Commercialisti senza scorciatoie – Marino
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