Bilanci e Pmi, pericolo interessi
Pubblicato il 22 febbraio 2009
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Prende l’avvio, in queste settimane, la redazione dei rendiconti 2008. Le società valutano l’impatto sul risultato d’esercizio delle nuove regole per la deduzione di ammortamenti, interessi e spese di rappresentanza. Le imprese che posseggono immobili valuteranno, in aggiunta, l’opportunità della rivalutazione offerta dal provvedimento “anti-crisi” (Dl n. 185/2008, oggi Legge n. 2/2009).
I criteri di valutazione adottati dalle piccole e medie imprese per il bilancio d’esercizio restano ancora legati alle regole del Testo unico delle imposte sui redditi. Ma vi è una novità in grado di modificare questo approccio fiscale nella chiusura dei conti, rappresentata dalla facoltà attribuita al Fisco dal 2008 di disconoscere la rilevanza di ammortamenti e accantonamenti se computati non coerentemente con i comportamenti adottati negli esercizi precedenti, salvo che l’impresa non ne dimostri la giustificazione economica secondo i principi contabili.
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