ANC, no all'elenco SaF!
Pubblicato il 05 aprile 2018
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L'ANC, con comunicato stampa del 4 aprile 2018, si unisce al coro di no sull'elenco SaF, evidenziando la mancanza di condivisione delle scelte adottate dal Cndcec.
Le decisioni del Cncdec (informative n. 14 del 5 febbraio e n. 26 del 28 marzo 2018) in tema di Scuole di Alta Formazione, a parere dell’Associazione Nazionale Commercialisti, non sono altro che l’evidente volontà di giustificare e rivitalizzare un progetto al quale sono state destinate importanti risorse finanziarie in fase di start-up e molte altre ne saranno destinate per il mantenimento futuro, nonostante la doppia bocciatura da parte della politica.
Le parole di Marco Cuchel, Presidente ANC, nel comunicato: “Aver introdotto con la modifica del regolamento sulla formazione obbligatoria, il principio della 'riportabilità' dei crediti formativi (cfp) da un triennio all’altro solo per i colleghi che frequentano le SaF rispetto a coloro che si formano attraverso altri canali (formazione erogata dagli stessi ordini, da altri entri formatori qualificati o attraverso master universitari), così come pensare di prevedere l’istituzione di un apposito elenco presso l’albo tenuto dal Consiglio Nazionale (pur senza alcun riconoscimento giuridico), testimonia la volontà da parte del governo della nostra Categoria di puntare ancora tutto su questo obiettivo, ancor prima che intervenga una modifica normativa in tal senso.”.
Nel comunicato è chiesto di non focalizzarsi solo e soltanto sulle specializzazioni, che vengono rappresentate come una panacea per la sopravvivenza della categoria, viste le evoluzioni che la professione incontrerà nel prossimo futuro.
I colleghi da salvaguardare e tutelare non possono essere solo coloro che frequentano le Saf
Sono 118 mila gli iscritti all’albo dei Commercialisti e la maggior parte, per vari motivi, non possono accedere alle SaF.
I loro interessi e il loro futuro saranno in tutti i modi tutelati dall’Associazione Nazionale Commercialisti.
Criticità SaF
L'ANC non è mai stata contraria alle SaF, ma ha evidenziato in più occasioni le criticità ad esse connesse rispetto alla fase attuativa, in particolare:
- limite dei 5 anni di iscrizione per la frequenza alle Saf;
- elevato costo a carico dei colleghi per la frequenza alle Saf;
- elevato numero di ore formative;
- limite al numero di specializzazioni;
- disomogenea offerta delle Saf in termine di qualità e aree di formazione;
- mancanza di una vera e propria riserva giuridica;
- principi e termini per il riconoscimento della specializzazione per coloro che hanno un’anzianità superiore a 10 anni;
- mancata previsione di specifiche specializzazioni anche per gli iscritti alla sezione B dell’albo (Esperti Contabili).
- eDotto.com - Edicola del 30 marzo 2018 - Commercialisti in disaccordo. L’elenco Cndcec di chi ha l'attestato SAF non piace - G. Lupoi
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