Albi, il mercato anticipa la riforma

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La riforma delle libere professioni, attesa da vent'anni, dovrà interessare la prossima legislatura. Gli iscritti agli Albi sono raddoppiati nel numero (due milioni circa) e le professioni non regolamentate sono pressoché il doppio (quattro milioni, dei quali molti premono per costituirsi in Ordine). La legislazione di ora riflette in massima parte la visione corporativa e statalista degli anni Trenta dello scorso secolo. Una riforma delle professioni è, dunque, fondamentale, anche per affrontare il confronto internazionale, ma dovrà muovere dalla tutela del cliente, anziché del professionista com'è accaduto finora. E le deroghe o le restrizioni al principio della concorrenza andranno ammesse solo se necessarie per garantire interessi pubblici di rango costituzionale. 

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