AIDC, rango costituzionale per lo Statuto del contribuente
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 21 marzo 2014
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Si è tenuto a Roma il IV meeting nazionale AIDC sullo Statuto del contribuente. E' emerso con forza, da parte dei commercialisti dell’Associazione italiana dottori commercialisti tramite la presidente, Roberta Dell'Apa, che il presupposto per rendere trasparente il rapporto tra Fisco e contribuenti è elevare a norma di rango costituzionale lo Statuto del contribuente, bloccando in tal modo ogni possibilità di deroga.
Nuovo redditometro e Statuto del contribuente
Nel suo intervento il direttore dell’agenzia delle Entrate, Befera, ha rassicurato che il nuovo redditometro non viola lo Statuto del contribuente (legge 212/2000) e “non è un'anomalia italiana ma uno strumento che esiste in quasi tutti i Paesi europei”.
Il rapporto tra Fisco e contribuenti, spiega Befera, sta a cuore dell'amministrazione finanziaria che, in quest’ottica, ha previsto il doppio contraddittorio nelle verifiche da redditometro, le modifiche sanzionatorie sui versamenti delle imposte insufficienti e i rimborsi d'imposta con la procedura del rating.
In merito, aggiunge: “Chi non ha mai avuto problemi con il Fisco non può essere sanzionato al pari di un evasore incallito”.
Dichiarazione dei redditi precompilata
All’ipotesi di dichiarazione dei redditi precompilata si dice favorevole, poiché l’Agenzia è strutturata per una simile riforma e i controlli finirebbero con la dichiarazione stessa accettata dal contribuente con vantaggi per entrambe le parti.
- Il Sole 24 ore - Norme e Tributi, p. 43 - Befera: lo strumento non viola lo Statuto - Peruzzi
- ItaliaOggi, p. 24 - Nuovo redditometro ancora in sala d'attesa - Pacelli
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