AIDC Appuntamento a Lecce per il VI Meeting nazionale

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AIDC Appuntamento a Lecce per il VI Meeting nazionale

E' in programma a Lecce, il 27 ottobre 2017, il VI Meeting nazionale dell'AIDC, al quale parteciperanno anche il Vice Ministro dell'Economia, Luigi Casero, e il Presidente del CNEL, Tiziano Treu.

Tra gli argomenti in agenda i temi più caldi in materia di fisco, welfare e politiche industriali.

L'evento si aprirà con la Relazione introduttiva, affidata al Presidente AIDC, Andrea Ferrari, e poi seguiranno una serie di Tavole rotonde: la prima dal titolo "Ripartiamo: verso la maturità del rapporto tributario", a cui seguirà, sempre in mattinata, la seconda intitolata "Il welfare come diritto dei professionisti: nuove frontiere previdenziali".

Nel pomeriggio sono previste altre due Tavole Rotonde: "La Categoria tra rappresentanza, rappresentatività e forme di protesta", seguita da "Quale modello di sviluppo del Paese: le politiche industriali".

Partecipando al VI meeting AIDC si potranno ottenere 8 crediti formativi, di cui 4 in materie obbligatorie. E' possibile iscriversi gratuitamente all'evento al seguente link: http://bit.ly/2xG2WKz.

L'AIDC al fianco delle imprese e dei commercialisti

Intanto, dopo l'ennesima proroga, al 16 ottobre, del termine per la comunicazione delle fatture stabilito dall'Agenzia delle Entrate, il Presidente dell'Associazione Italiana Dottori Commercialisti, si schiera ancora una volta al fianco delle imprese e dei professionisti del settore, evidenziando come i Commercialisti e i loro clienti sono in balia di un sistema che non funziona, dove regna una grande situazione di incertezza che danneggia il lavoro della categoria professionale e dei contribuenti.

Sulla situazione attuale il presidente Andrea Ferrari si è espresso dicendo che: "I commercialisti sopravvivono se sopravvive l’impresa, la quale a sua volta sopravvive se si apprezza la sua peculiarità: flessibilità e genio della piccola e media impresa italiana, senza seguire i modelli delle mega imprese internazionali. Lo Stato deve difendere questo modello, non affossarlo, e noi commercialisti dobbiamo fare la nostra parte. Inutile cercare di risolvere la crisi della categoria guardandoci l’ombelico, dobbiamo guardare fuori".

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