Agricoltura, addio all’opzione catastale per le società di capitali

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Decretato lo stop all’opzione catastale per le società di capitali (Srl, Sas, Snc e coop) e al forfait per le Srl, costituite per trasformare e vendere i prodotti, della Finanziaria 2007. Dal periodo d'imposta 2013, le società agricole commerciali e quelle costituite nella veste giuridica di società cooperative, non potranno optare per la tassazione fondiaria, anche se esercitata a suo tempo, al posto della determinazione del reddito d'impresa. È una vera e propria stangata per il settore agricolo, che si unisce, per i periodi d'imposta 2012-2014, alla rivalutazione del 15% del reddito agrario e dominicale con un moltiplicatore pari a 115.

Tuttavia, la scure risparmia le società semplici e per i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione resterà pari al 5% e il moltiplicatore a 105.

Polemica decorrenze. Il limite di 3mila euro - dal conteggio restano escluse le detrazioni per i familiari a carico, per i redditi da lavoro dipendente o pensione, le detrazioni relative a spese sanitarie, locazioni e al 36 e 55% - e la franchigia che passa da 129,11 a 250 euro (per i redditi sopra i 15mila euro) alle deduzioni e detrazioni Irpef sono fissati dalla legge di stabilità, come approvata dal CdM, già per i redditi 2012 (dichiarazione 2013), mentre il mini taglio dell’Irpef scatterà dal prossimo anno (redditi 2013 e dichiarazione 2014), tranne che per lavoratori dipendenti e pensionati, che beneficeranno dello sconto già nelle buste paga e nei ratei di pensione.
Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 23 - Una scure fiscale sull'agricoltura - Poggiani, Chiarello

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