Abi, accordo 2015 solo per virtuosi
Pubblicato il 16 giugno 2015
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L'Abi, con la circolare del 12 giugno 2015, fornisce ulteriori chiarimenti sull'accordo sottoscritto il 31 marzo 2015 per il credito in favore delle Pmi.
L'ambito si riduce alle sole imprese virtuose
Si spiega che possono accedere all'accordo:
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tutte le imprese operanti in Italia, comprese quelle che presentino difficoltà temporanee finanziarie, a condizione che al momento della presentazione della domanda, non abbiano posizione debitorie classificate dalla banca come «sofferenze», «inadempienze probabili» o esposizioni scadute o sconfinati da oltre 90 giorni;
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i professionisti e le ditte individuali a patto che tuttavia il finanziamento per il quale si richiede l'allungamento o la sospensione sia stato erogato in funzione dell'attività d'impresa da questi svolta.
Ne deriva che le imprese in salute, che possono di per sé accedere al credito, sono dentro; mentre, quelle con problemi finanziari che hanno maggiori difficoltà di accesso alle agevolazioni previste dall'accordo 2015 sono fuori.
L'accordo andrà incontro alle esigenze dei richiedenti con tre iniziative previste: per le Imprese in ripresa ci sarà la sospensione e allungamento dei finanziamenti, per quelle in sviluppo è previsto il finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento e il rafforzamento della struttura patrimoniale e un plafond “Impresa e p.a.” prevede lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese verso la p.a. (sconto pro soluto o anticipazione del credito, con cessione o senza cessione dello stesso).
- ItaliaOggi, p. 23 - Il credito? Va a chi non serve - De Stefanis
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