Revisori legali, l'equipollenza con i dottori commercialisti si allontana
Autore: Cristina Ricciolini
Pubblicato il 29 gennaio 2014
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Si allontana l'equipollenza tra l'esame di Stato tra dottori commercialisti e revisori legali. Le norme comunitarie vanno rispettate e, facendo riferimento all'art. 8 della direttiva 2006/43/Ce per i revisori, le conoscenze richieste devono essere le stesse per tutti i cittadini degli Stati membri. Il rischio è l'avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.
A ribadire questo concetto è il responsabile della Commissione Ue per il mercato interno e i servizi, Ugo Bassi, il quale - in un intervento organizzato dall'Istituto nazionale revisori legali il 28 gennaio 2014 a Milano – sottolinea come sia necessario il rispetto della legislazione europea che contempla precise materie per l'esame di abilitazione.
Sulla stessa linea il Presidente dell'Inrl, Virgilio Baresi. Così, dopo il ritiro degli emendamenti inerenti l'equipollenza tra l'esame di Stato dei commercialisti con quello dei revisori durante il voto sul testo della Commissione affari costituzionali del Senato, si pensa alla soluzione di integrare la prova di abilitazione dei commercialisti con quelle materie alla base della revisione mancanti.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 19 - Revisori, per la Ue serve un esame ad hoc - Micardi
- ItaliaOggi, p. 31 - Ue: l’equipollenza va in soffitta - Stroppa
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