Ordini, la riforma si moltiplica

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La riforma degli Ordini professionali riduce la portata con un riordino in blocchi, ossia suddiviso per aree, destando preoccupazione per la sorte di alcuni comparti professionali. Con la proposta a notai, avvocati e commercialisti di una riforma complessiva dei profili giuridico-economici da inserire nel “pacchetto giustizia”, l’Esecutivo lascia definitivamente il sistema duale dello svecchiamento degli Ordini e del riconoscimento delle associazioni professionali. La proposta del Guardasigilli, Alfano, mira a snellire la massa degli obiettivi posti che può essere stata la causa della lentezza della riforma. A proposito della convocazione di notai, avvocati e commercialisti si registra il disappunto dei consulenti del lavoro che, per voce del Presidente della categoria, Marina Calderone, sottolineano come per un intervento efficace non si possa “prescindere dal coinvolgimento e dalla presenza al tavolo dei consulenti del lavoro che, unitamente alle altre tre professioni, formano l’area giuridico-economica del mondo libero professionale ordinistico”.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 35 – Il piano Alfano spariglia gli ordini – Pacelli
  • ItaliaOggi, p. 35 – Calderone: nessun intervento senza i consulenti

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