L’uso ampio dei dati fiscali lascia perplessi i ragionieri
Pubblicato il 08 agosto 2007
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L’uso sistematico della schedatura dei clienti necessaria ai fini dell’antiriciclaggio per contrastare l’evasione espone i professionisti al rischio di ritorsioni. I ragionieri, inoltre, con le osservazioni inviate alle commissioni di Camera e Senato dal consigliere nazionale Starola, chiedono la soppressione degli articoli 6, 8 e 36 della terza direttiva antiriciclaggio e la definizione di parametri netti per delimitare l’ambito di applicazione della direttiva alle loro funzioni, poiché, la vigilanza sul rispetto delle norme, a giudizio della categoria, deve essere riservata alla Giustizia e agli Ordini. Con l’occasione i ragionieri contestano anche l’assimilazione di contabili, revisori e consulenti tributari ai professionisti iscritti agli Albi.
- ItaliaOggi, p. 31 – Antiriciclaggio, ragionieri contro – De Angelis
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