Fondazione studi, senza sanzione niente Pos
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 30 maggio 2014
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Quello del Pos negli studi professionali, a decorrere dal 30 giugno 2014, è un obbligo senza sanzioni. E l'inesistenza di una sanzione per il mancato possesso del dispositivo non implica l'obbligo per i professionisti.
E’ quanto si conclude nella circolare 12/2014 redatta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che richiama l'interpretazione resa dal Consiglio nazionale forense, con la circolare n. 20 (ndr circolare 10 - C - 2014) del 20 maggio 2014.
La normativa - dl n. 179/2012 - prevede che i clienti degli studi professionali possano pagare gli importi superiori a 30 euro, con il bancomat (non con la carta di credito) tramite un terminale Pos di cui si devono dotare gli uffici dei professionisti.
Anche le tipologie di Pos e i costi di installazione sono argomenti della circolare
La Fondazione studi, calcoli alla mano, fa notare il costo (e il guadagno per le banche) dell’adempimento per il professionista: “Facendo un esempio pratico, un consulente del lavoro con incassi di prestazioni private per un importo di soli € 1.000,00 annui (venticinque operazioni da 40 euro) avrebbe un costo di 172,00 installando un apparecchio Pos tradizionale.”.Pertanto, nella circolare si chiede una sostanziale riduzione o azzeramento dei costi per l'installazione e la gestione degli apparecchi terminali presso gli studi professionali.
- eDotto.com - Edicola del 6 maggio 2014 - Obbligo di Pos, niente sospensione - Lupoi
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 43 - Anche i consulenti rilanciano la sfida sul vincolo di Pos - Micardi - www.anclsu.it
- ItaliaOggi, p. 35 - In studio il Pos non è obbligatorio - Stroppa - www.anclsu.com
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