Fnc. Fare rete tra le Pmi e privacy del lavoratore controllato a distanza
Pubblicato il 09 novembre 2019
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Sul sito della Fondazione nazionale dei commercialisti sono disponibili i 2 volumi: “I vantaggi della cooperazione: ‘Fare rete’ tra le PMI”, di Assunta Cecere, e “La tutela della privacy del lavoratore controllato a distanza, alla luce della nuova disciplina sulla protezione dei dati personali”, di Roberta Rizzi e Alessandro Ventura. Sono frutto delle due borse di studio dedicate alla memoria di Liberato Passarelli e Costanzo Iorio.
Fnc. I vantaggi della cooperazione: ‘Fare rete’ tra le PMI
Il contratto di rete è stato istituito dalla legge n. 33/2009 per poi essere perfezionato con la legge n. 99 del luglio 2009 e modificato con la legge 134/2012.
I contratti di rete rappresentano, per le imprese, una vera opportunità in risposta alle esigenze di flessibilità e innovazione richieste dal mercato.
In definitiva, il contratto di rete è una forma di cooperazione tra le imprese di tipo strategico in funzione della quale, si possono sviluppare tra le Pmi concrete sinergie indispensabili al fronteggiamento delle nuove sfide della globalizzazione, dell'innovazione tecnologica e della flessibilità.
Dopo un inquadramento generale sul numero delle Pmi in Europa, si è focalizzata l'attenzione sui vantaggi della cooperazione con uno sguardo al processo di internazionalizzazione, richiamando, sin da subito, le iniziative condotte dall'Unione Europea (ad esempio, Small Business Act, The Enterprise Europe Netwok, Erasmus for Young Entrepreneurs) e recepite da alcuni paesi europei, per un confronto con alcune nazioni Extra-Ue.
Fnc. La tutela della privacy del lavoratore controllato a distanza, alla luce della nuova disciplina sulla protezione dei dati personali
Lo studio è finalizzato all'analisi delle principali problematiche giuridiche in materia di potere di controllo del datore di lavoro.
La riscrittura dell'art. 4 della l. n. 300/1970 ha introdotto elementi di grande innovazione in termini di semplificazione delle procedure autorizzatorie alla installazione degli impianti tecnologici di controllo, di utilizzazione ai fini del rapporto di lavoro dei dati trattati, nonché di armonizzazione normativa. In particolare il legislatore tramite un rinvio espresso al d.lgs. n.196/2003 (codice "privacy"), ha operato una definitiva "saldatura" tra i due plessi normativi, con una contestuale ponderazione dell'autonomia organizzativa e dell'esercizio del potere di controllo con i presidii giuridici posti a salvaguardia dei valori della persona.
L'approfondimento intende essere un supporto tecnico pratico ai commercialisti del lavoro delegati alla gestione e supervisione delle attività di controllo datoriali nei luoghi di lavoro.
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