Consulenti soddisfatti del nuovo tirocinio
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 09 agosto 2012
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Sono state accolte le indicazioni del Cup sulle criticità in tema di tirocinio.
È uno dei commenti della presidente Marina Calderone sul testo della riforma delle professioni, che stabilisce il tirocinio di 18 mesi (e può essere svolto per un periodo non superiore a sei mesi, presso enti e professionisti di altri Paesi) obbligatorio per tutti, ma non per le professioni che già non lo prevedevano negli ordinamenti.
Inoltre, si legge in una nota dell'8 agosto 2012 della Fondazione studi dei consulenti del lavoro pubblicata sul sito, si prevede: il carattere facoltativo del corso di formazione di 200 ore; la possibilità, previa autorizzazione del Consiglio Nazionale e del ministero vigilante, di far organizzare corsi da enti esterni; la possibilità di svolgere il tirocinio in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea, sulla base delle convenzioni trai Consigli Nazionali competenti e il Miur, e presso Pubbliche Amministrazioni, per i primi sei mesi.
Dunque, non è passata la formula di un tirocinio che si doveva svolgere negli ultimi sei mesi del corso di studi universitari, con l’aggiunta di un corso di formazione di 200 ore a frequenza obbligatoria, che rendeva la preparazione del praticante troppo teorica.
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