Codice Terzo settore, regole parallele per gli esclusi: fondazioni bancarie, associazioni, enti pubblici
Pubblicato il 05 agosto 2017
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Sul nuovo Codice del Terzo settore, la cui riforma il Governo ha concepito ed attuato per strutturare un testo legislativo unitario che fornisse una disciplina civilistica e fiscale coerente con le svariate realtà del Terzo settore, il Cndcec e l'FNC hanno emanato un'informativa.
Alcuni ambiti continueranno ad essere regolati autonomamente. E' il caso delle fondazioni bancarie, le associazioni sindacali e di categoria, i partiti politici ed altri enti di natura pubblica, rimasti esclusi dal neonato Codice.
E' anche a tali ultimi soggetti che l'informativa è dedicata. I commercialisti chiariscono che le nuove disposizioni si applicano ai soli soggetti che si iscriveranno nel prossimo Registro unico nazionale del Terzo settore. Agli altri, appena elencati e parallelamente regolamentati, è preclusa l'iscrizione.
Pertanto, spiegano CNDCEC e FNC nell'informativa periodica del 4 agosto 2017, fondazioni bancarie, associazioni sindacali, associazioni di categoria, partiti politici ed altri enti pubblici resteranno assoggettati alle norme del Codice civile, a quelle del Testo unico delle imposte sui redditi ed a regimi fiscali speciali non abrogati.
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