Bancarotta fraudolenta, legittima la radiazione del professionista se si ha un procedimento disciplinare

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E' legittima la radiazione dall'Albo di un ragioniere condannato per bancarotta fraudolenta, nel caso in cui il professionista sia sottoposto a procedimento disciplinare dal proprio Ordine. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 3801 depositata il 18 febbraio 2014.

I giudici, nel sottolineare le differenze con la sentenza n. 2/1999 della Corte Costituzionale, che aveva dichiarato illegittima la radiazione di diritto dall'Albo per coloro che hanno riportato una condanna penale per reati quali l'appropriazione indebita e la bancaortta fraudolenta, evidenziano come nel caso in esame la radiazione sia avvenuta tramite un procedimento disciplinare.

Il comportamento del professionista, sottoposto a giudizio dall'Ordine per il ruolo di amministratore di una società fallita, era stato ritenuto contrario ai principi di dignità, decoro e onorabilità che l'esercizio della professione di ragioniere richiede. Riconosciuta inoltre la caratteristica di gravità, necessaria per l'irrogazione della sanzione massima della radiazione.

Le stesse motivazioni addotte dal professionista a proprio discapito hanno inoltre, a giudizio dei giudici, evidenziato il legame esistente tra il reato contestato e le competenze professionali richieste.
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